Ad un mese dalla fine dello sciopero della fame dei Mapuche in Cile restano immutate le difficili condizioni di vita del popolo indigeno che sopravvive fra la cordigliera cilena e l’argentina. Adesso inizia la resa dei conti effettiva, ossia la verifica che le promesse strappate al governo e al presidente cileno, Sebastián Piñera, vengano trasformate in realtà.
21 novembre 2010