Dopo l’impegno di tanti a livello internazionale, nel 2011 l’ONU è chiamata a votare la risoluzione, presentata da diversi paesi tra cui l’Italia, che mette al bando e dichiara illegali e disumane le mutilazioni genitali femminili. Sarebbe un passo importante per sostenere quanti lottano contro queste abberranti pratiche, ancora radicate in modo particolare in Africa, nella zona subsahariana, tuttavia nei paesi africani molte cose, anche se lentamente, stanno cambiando.
del 23 gennaio 2011