Italia assolta sul caso del Crocifisso nelle aule

Soddisfazione di tanti, esponenti del mondo politico e civile, per la sentenza con la quale la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo ha assolto l’Italia per la questione del Crocifisso nelle aule scolastiche. 15 voti favorevoli e due contrari. La sentenza di ieri è il risultato dell’appello fatto dall’Italia dopo la prima sentenza del 2009 che dava sostanzialmente ragione alla signora Lautsi che lamentava la presenza del Crocifisso nelle aule come incompatibile con il diritto ad un’educazione conforme alle convinzioni dei genitori non credenti. Dell’importante pronunciamento che chiude il caso Lautsi, Fausta Speranza ha parlato con mons. Aldo Giordano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa:

Nel motivare la sua decisione di assolvere l・Italia da qualunque violazione di diritti umani, la Corte afferma come il margine di manovra di uno Stato in questioni che attengono alla religione e al mantenimento delle tradizioni sia molto ampio. In questo senso, ritroviamo una linearità che era la linearità di tante sentenze della Corte su questi temi, e che era stata in qualche modo sospesa e interrotta con la prima sentenza del Crocifisso nel 2009, e poi è stata ripresa anche in tema di obiezione di coscienza o anche di aborto in Irlanda. Di questi aspetti giuridici Fausta Speranza ha parlato con il giurista Carlo Cardia, docente all’Università Roma Tre:

18 Marzo 2011

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