Fausta Speranza – Città del Vaticano
Le proiezioni della Banca Mondiale prevedono un calo delle rimesse di circa il 20 per cento, ossia 110 miliardi di dollari. E questo si traduce in aumento della fame, diminuzione dell’accesso scolastico e deterioramento della salute per decine di milioni di famiglie, con un impatto particolarmente dannoso su donne e ragazze.
Le richieste delle Nazioni Unite
Il Segretario generale dell’Onu, Antònio Guterres, nel suo messaggio, chiede espressamente di rendere merito alla determinazione di 200 milioni di migranti che inviano regolarmente denaro a casa, e agli 800 milioni di membri familiari che vivono in comunita’ nei Paesi in via di sviluppo e che da tali risorse dipendono, adottando misure concrete. Ricorda anche che il Patto globale per un’emigrazione sicura, ordinata e regolare offre per tutto questo una piattaforma d’azione cruciale. Dell’ammontare e dell’importanza delle risorse delle rimesse e delle misure da adottare abbiamo parlato con Mauro Martini, del Dipartimento Finanziamenti per le rimesse dell’Ifad, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo:
Mantenere i flussi delle rimesse
Martini ricorda che lo scorso anno le risorse inviate verso i Paesi a basso e medio reddito hanno raggiunto il livello record di 554 miliardi di dollari, cioè più di tre volte l’ammontare dell’assistenza pubblica allo sviluppo e più del livello di investimento diretto estero. E’ per questo che diversi Stati e organizzazioni internazionali invocano il mantenimento del flusso delle rimesse, sollecitando i responsabili politici a dichiarare proprio le rimesse come un servizio essenziale e a facilitare il perfezionamento di piattaforme digitali. Questo serve – spiega – ad assicurare che i soldi arrivino direttamente alle famiglie, escludendo più possibile eventuali intermediari, e nel caso dell’emergenza della pandemia di quest’anno, significherebbe concretamente assicurare che gli aiuti arrivino perché, in particolare con il lockdown, è stato difficile appoggiarsi a uffici di qualunque tipo.
Ma la raccomandazione – sottolinea Martini – vale anche per le infrastrutture: in alcuni casi, nei Paesi è difficile accedere a internet direttamente da casa. Bisognerebbe adottare misure per ridurre i costi di transazione delle rimesse, fornire servizi finanziari ai migranti e alle loro famiglie anche nelle aree rurali e promuovere l’inclusione finanziaria per un futuro piu’ sicuro e stabile. Si tratta di cercare di non interrompere il processo che deve portare al raggiungimento dei cosiddetti obiettivi del millennio di sviluppo sostenibile.