Ispettori Aiea in Iran per verificare il programma atomico

L’Ue: rispetto per le direttive dell’agenzia

Gli ispettori dell’Aiea sono tornati oggi in Iran nel’ennesimo tentativo di chiarire la natura del programma nucleare del Paese, mentre già da ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Usa, Obama, si trova in Israele per parlare del dossier iraniano. Teheran nei giorni scorsi ha scritto all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Ashton, una lettera in cui si dice che la Repubblica islamica è “pronta al dialogo costruttivo”. Secondo la stampa, però, ci sarebbero piani di Israele per un attacco ai siti iraniani nei prossimi mesi. Del rischio conflitto Fausta Speranza ha parlato con Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica “Limes” che all’Iran dedica il numero in edicola:

La lettera del capo dei negoziatori iraniani, Saeed Jalili, è stata definita un “passo importante” da Hillary Clinton, segretario di Stato Usa. Catherine Ashton, responsabile della Politica estera dell’Ue, ha espresso un “cauto ottimismo” e ha ribadito la linea diplomatica. Fausta Speranza ha intervistato la portavoce della Ashton, Maja Kocijancic:

R. – We are open for negotiations…
Siamo aperti alle negoziazioni. La nostra rappresentante, Catherine Ashton, che ha ricevuto il mandato dalla comunità internazionale, ha invitato l’Iran a tornare al tavolo delle negoziazioni, prendendo parte seriamente alle discussioni sul programma nucleare senza precondizioni. Dall’altra parte, a causa della seria preoccupazione che abbiamo sul programma nucleare, in particolare sulla possibilità dell’Iran di sviluppare armi nucleari, abbiamo imposto una serie di misure restrittive o sanzioni che riguardano l’importazione delle armi iraniane.

D. – Cosa risponde a chi dice che le sanzioni sono inutili?

R. – We believe the opposite…
Noi crediamo sia il contrario. Noi crediamo che l’Iran abbia l’obbligo di rispettare i Trattati internazionali. Quindi, devono rispettare la risoluzione dell’Onu e la risoluzione dell’Aiea, che hanno un effetto importante, e noi continueremo a mettere pressione sull’Iran per far sì che alla fine si arrivi ad una soluzione diplomatica, che vedrà l’Iran rispettare gli impegni internazionali.

D. – Cosa sa della situazione economica in Iran?

R. – In terms of measures that we have taken…
In termini di misure adottate, miriamo sempre alle persone o agli enti che hanno dirette responsabilità in termini di finanziamento del programma nucleare o che sono coinvolte in esso o che ne beneficiano. Quindi, le nostre misure sono sempre molto mirate e non si rivolgono alla popolazione. Usiamo mezzi che mettano pressione, nel senso che adottiamo misure che colpiscano i gruppi di persone o gli enti che ho appena descritto.

radiogiornale del 19 febbraio 2012

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