Venti anni fa la nascita a Seoul dell’Istituto per l’unificazione tra le due Coree

Un disertore nordcoreano trovato in possesso di un ago avvelenato è stato arrestato in Corea del Sud con l’accusa di voler uccidere un attivista nordcoreano anti-Pyong Yang, Park Sang-hak. Lo ha riferito la Bbc. L’attivista Park Sang-hak, a sua volta rifugiatosi dalla Nord alla Sud Corea negli anni scorsi, è molto noto nei due Paesi, in particolare per i palloni aerei con i quali la sua organizzazione è solita far arrivare volantini oltre confine. L’episodio fa riflettere su una situazione che si protrae da quasi 60 anni: da quando, dopo la guerra di Corea del 1950-’53, il Paese è stato diviso tra Nord comunista e Sud filo-statunitense. Tra ostilità e aperture, i due Paesi sono entrambi entrati all’Onu nel 1991 e da allora hanno vissuto momenti di riavvicinamento o di alta tensione. L’ultimo episodio più preoccupante è stato, un anno fa, l’uccisione da parte di PyongYang di 46 marinai sudcoreani. In Corea del Sud quest’anno compie 20 anni l’Istituto Nazionale per l’Unificazione. In visita a Seoul, Fausta Speranza ha intervistato il direttore Choi Jinwook, che spiega il lavoro dell’Istituto e la sua evoluzione negli anni:

21 settembre 2011

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