Riapre la frontiera tra Arabia Saudita e Iraq

Dal valico di Arar tornano a passare merci e persone. La chiusura c’era stata nel 1990 quando Riyadh aveva interrotto le sue relazioni diplomatiche con Baghdad, a seguito dell’invasione del Kuwait dell’ex dittatore Saddam Hussein

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Oltre il confine iracheno c’è la città di An Nukhayb, nella provincia a maggioranza sunnita di Anbar. Baghdad vede Arar come una potenziale alternativa ai suoi attraversamenti con il vicino Iran orientale, attraverso il quale l’Iraq dà accesso a gran parte delle sue importazioni.

Il secondo passo potrebbe essere la normalizzazione dell’altro punto di frontiera ad Al-Jumayma, lungo il confine meridionale dell’Iraq con il regno saudita. All’orizzonte si intravede la ripresa di scambi commerciali.

In materia di frontiere, il pensiero torna a quella hi tech che l’Arabia Saudita si è impegnata a costruire nel 2015 per tenere sotto controllo le oltre 600 miglia di confine con l’Iraq, dove imperversavano i miliziani del Califfato.

da Vatican NEWS del 19 novembre 2020

 

 

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