CENTO ANNI FA IL BREVETTO DEI FRATELLI LUMIERE

Oggi un nuovo strumento informatico a servizio degli aspetti culturali del cinema

– Intervista con Andrea Piersanti –

100 anni fa, come ieri, il 13 febbraio 1895, veniva registrato il brevetto del cinematografo da parte dei fratelli Louis e Auguste Lumière. inventori e industriali nel campo della fotografia. Il servizio di Fausta Speranza:

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Quando nel 1894. i Fratelli Lumière scoprono il cinetoscopio di Edison, in una bottega del Boulevard Poissoniere, a Parigi, la macchina cinematografica è praticamente pronta. L’apporto, dal punto di vista scientifico, dei famosi fratelli è in realtà poca cosa: un procedimento di trascinamento periodico della pellicola, ispirato al funzionamento della macchina da cucire. Pertanto. dopo il brevetto del fonografo nel 1887 e quello del cinetoscopio nel 1893, praticamente bisogna inventarne un impiego.
Sta qui la genialità dei fratelli Lumière: mettere insieme un proiettore ed uno schermo in una grande sala che raccoglie persone, attratte e stregate da “animate scene”. Esattamente i l cinermatografo. Con loro, dunque, l’evento culturale è compiuto.

Oggi la straordinaria moderna arte del XX secolo riceve un ennesimo regalo dalla tecnologia: un piccolo disco ottico in cui sono memorizzati dati, foto, stralci di recensioni critiche di più di 35 mila film di tutto il mondo. Si tratta del CD-ROM intitolato “Cine-enciclopedia 2”, realizzato dall’Ente dello Spettacolo e da Editel, con la collaborazione del Dipartimento spettacolo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Su questa iniziativa editoriale, praticamente unica al mondo, ascoltiamo il presidente dell’Ente dello Spettacolo, Andrea Piersanti …

R. – Si possono fare ricerche in tutti i possibili campi di interrogazione di una scheda cinematografica. In questo dischetto sono contenute le schede filmografiche di più di 35 mila film, italiani e stranieri, prodotti a partire dal 1928, a partire cioè dall’avvento del sonoro nella tecnica cinematografica. Si possono cercare informazioni partendo dal titolo italiano, dal titolo originale, dal nome del regista, dall’anno di produzione, dal nome degli attori, da parole – ed è questa la novità più interessante – contenute nelle sinossi, cioè nelle trame dei film. In poche frazioni di secondi il “software” che fa muovere questo CD-ROM tira fuori tutte le schede dei film, dove compare quella determinata parola.

D. – Quale importanza attribuire al mettere insieme e archiviare tali dati ed informazioni sul cinema?

R. – Secondo indagini serissime, commissionate da produttori e distributori, il pubblico cinematografico è sempre più attento all’aspetto culturale dell’evento cinematografico. Di consenguenza, questo pubblico vuole saperne di più. Uno strumento come questo permette di soddisfare le curiosità e permette quindi anche di contrastare quel terribile “effetto marmellata”, che la programmazione in Italia di 7 mila film l’anno – tanti ne sono stati censiti dalla nostra rivista del cinematografo – induce dal piccolo schermo.

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