Decima notte di violenze nei sobborghi parigini

Quasi 1.300 automobili distrutte e 312 persone fermate: queste le cifre della decima notte di violenze nei sobborghi parigini e in provincia. La rivolta si è ormai estesa ad altre città della Francia. Diverse auto sono state date alle fiamme a Rennes, Nantes, Rouen, Lione e Tolosa. Per la prima volta è stato anche colpito il centro di Parigi, dove una bottiglia molotov è stata lanciata contro alcune automobili. Intanto, il ministro francese dell’Interno, Nicolas Sarkozy, si è riunito ieri sera con i responsabili delle forze dell’ordine per rafforzare il dispositivo di sicurezza. Ma cosa dire della risposta della politica? Fausta Speranza lo ha chiesto al professor Giuseppe Bettoni, docente di geopolitica all’Università Roma Tre:

6 novembre 2005

In Argentina il IV vertice delle Amariche

Si conclude oggi il IV vertice delle Americhe. 33 capi di Stato e di Governo del continente americano stanno discutendo a Mar del Plata, in Argentina, del futuro dell’ALCA, l’area di libero scambio proposta dagli Stati Uniti. E proprio la presenza del presidente George W. Bush ha provocato proteste di massa nei dintorni della località balneare. Scontri si sono registrati nei pressi della sede del summit, mentre il presidente venezuelano Chavez, in uno stadio stracolmo di gente, ha pronunciato un discorso decisamente anti-statunitense. Si delinea sempre più, insomma, una netta divisione tra favorevoli e contrari all’Alca.
Ma per capire il significato sullo scenario internazionale di questo appuntamento che vede insieme 33 capi di Stato e di governo delle Americhe, Fausta Speranza ha intervistato il professor Eugenio Bonanate, docente di relazioni internazionali all’Università di Torino:

5 novembre 2005

Quarto vertice delle Americhe: si discute di libero scambio

Si conclude oggi il IV vertice delle Americhe. 33 capi di Stato e di Governo del continente americano stanno discutendo a Mar del Plata, in Argentina, del futuro dell’ALCA, l’area di libero scambio proposta dagli Stati Uniti. E proprio la presenza del presidente George W.Bush ha provocato proteste di massa nei dintorni della località balneare. Scontri si sono registrati nei pressi della sede del summit, mentre il presidente venezuelano Chavez, in uno stadio stracolmo di gente, ha pronunciato un discorso decisamente anti-statunitense. Si delinea sempre più, insomma, una netta divisione tra favorevoli e contrari all’Alca.Ma per capire il significato sullo scenario internazionale di questo appuntamento che vede insieme 33 capi di Stato e di governo delle Americhe, Fausta Speranza ha intervistato il professor Eugenio Bonanate, docente di relazioni internazionali all’Università di Torino:

5 novembre 2005

Foto arresto banditi

La mattina del 2 novembre 2005, andando a lavorare, mi sono ritrovata di fronte a una Banca di Via Leone IV a Roma nel momento in cui stavano uscendo tre rapinatori. Stavano anche arrivando uomini della Guardia di Finanza che con un’azione rapida e non cruenta ne acciuffano due. Il terzo scappa tra la tensione dei presenti. Vivo prima un momento di stupore, poi ringrazio Dio di non avere ancora con me mia figlia che ho appena lasciato a scuola… poi faccio un guizzo dietro una macchina e scatto le foto. E’ un giorno per me impegnativo di lavoro e solo sul tardi mando le foto a vari quotidiani. I principali mi snobbano. Pubblicano le foto Il Messaggero e L’Unità nelle pagine romane del giorno dopo:

 

Sono appassionata di fotografia e non è una stranezza per un giornalista visto che il significato etimologico di fotografia è scrittura con la luce.

Ennesima giornata di sangue a Baghdad

Quattro civili sono stati feriti oggi all’alba durante un raid aereo americano contro obiettivi a nord di Baghdad. Intanto, al Qaeda in Iraq fa sapere di aver deciso di giustiziare i due impiegati dell’ambasciata marocchina rapiti circa dieci giorni fa. Sono le notizie della mattina dopo l’ennesima giornata di sangue di ieri e mentre negli Stati Uniti e anche in Italia resta in primo piano la vicenda Niger-gate. Il nostro servizio:

3 novembre 2005

L’Europa condanna la posizione di Ahmedinejad contro Israele

I leader europei “condannano nella maniera più forte” i commenti attribuiti al presidente iraniano Ahmedinejad contro l’esistenza dello Stato di Israele. I 25, riuniti nel vertice di Hampton Court, sottolineano che i commenti ”causano preoccupazione riguardo il ruolo dell’Iran nella regione”. I capi di stato e di governo dell’UE sono riuniti nei pressi di Londra per il vertice informale dedicato ad un confronto sulla sfida della globalizzazione e il modello sociale europeo. Il servizio di Fausta Speranza:

27 ottobre 2005

L’Europa di fronte alla sfida della mondializzazione

Un consenso strategico globale sulla direzione dell’Europa: è quanto la presidenza di turno dell’Unione Europea si ripromette di ottenere con il Vertice organizzato domani ad Hampton Court, nei pressi di Londra. Lo ha detto il portavoce del premier inglese Tony Blair, aggiungendo che il consenso serve per quello che ha definito il “duro lavoro dei prossimi due mesi”. Il vertice è dedicato alla sfida della mondializzazione. Ma qual è, dunque, l’obiettivo di questo Consiglio europeo? Ascoltiamo, nell’intervista di Fausta Speranza, Andrea Bonanni, analista di questioni europee del quotidiano La Repubblica:

26 ottobre 2005

Bush chiama Bernanke al vertice della Federal Reserve

George W. Bush ha scelto quale capo della Federal Reserve Ben Bernanke, il 51enne ex professore a Princeton e già capo economista della Casa Bianca, ascoltato consigliere e da tempo il più accreditato per il prestigioso incarico. Anticipando i tempi di una designazione attesa verso la fine della settimana, Bush ha scelto la persona che deve raccogliere l’eredità di Alan Greenspan, da 18 anni custode del dollaro. ”Le decisioni della Fed si riflettono sulle vite e sul modo di vivere degli americani. – ha detto Bush – La carica di presidente ispira il profondo rispetto nella comunità finanziaria”. E il presidente ha definito Bernanke ”la persona migliore per continuare il lavoro di Greenspan”.
Esce dunque di scena Alan Greenspan, che è stato definito una “icona del capitalismo globalizzato”. Per capire il perché di questa definizione, Fausta Speranza ha intervistato l’economista Alberto Quadrio Curzio:

25 ottobre 2005

Il Sud Sudan vara il governo dopo lo storico accordo di pace

Come previsto dalle intese di pace, il Sud Sudan ha varato il suo governo che avrà piena autonomia nei locali affari interni. 17 ministri sono stati già decisi, mentre un paio di ministeri sono ancora da attribuire. Rebecca Garang, vedova del leader storico del Sud, ha l’influente portafoglio delle Strade e dei Trasporti. Intanto, resta difficile la situazione in Darfur, la martoriata regione dell’ovest del Sudan, rimasta fuori dalle intese di pace.
Ma per una riflessione sulla formazione del governo autonomo in Sud Sudan, Fausta Speranza ha intervistato Vittorio Scelzo della Comunità di Sant’Egidio, che da tempo segue il processo negoziale che di recente ha riportato la pace nel Paese africano, dopo vent’anni di guerra civile tra Nord e Sud:

24 ottobre 2005

Vertice UE-ONU sulla situazione ad Haiti

Della situazione ad Haiti si parla da ieri a Bruxelles alla Conferenza internazionale organizzata dalla Commissione europea con la partecipazione del rappresentante del Segretario generale dell’ONU ad Haiti, Juan Gabriel Valdes, e i principali protagonisti istituzionali coinvolti nella transizione e nella stabilizzazione dell’isola caraibica. Nei giorni scorsi il Consiglio Europeo ha stanziato 72 milioni di euro del Fondo Europeo per lo Sviluppo per sostenere gli sforzi di democratizzazione intrapresi dal governo haitiano e l’organizzazione delle prossime elezioni legislative, che dal previsto 15 ottobre sono state rimandate al 20 novembre e poi ulteriormente posticipate a dicembre. Intanto nell’isola continuano gli episodi di violenza, compresi i rapimenti a scopo di estorsione, una vera e propria piaga, in particolare dopo la caduta dell’ex presidente Jean Bertrand Aristide, avvenuta alla fine di febbraio 2004. Nell’intervista di Fausta Speranza, ascoltiamo come descrive la situazione ad Haiti il rappresentante speciale dell’Onu, Juan Gabriel Valdes:

21 ottobre 2005