a RadioTre Mondo per parlare del voto in Messico

Fausta Speranza ospite della conduttrice Anna Maria Giordano a Radio3 Mondo

per parlare del Voto storico in Messico

I messicani votano domenica 2 giugno in elezioni storiche che metteranno al centro il genere, la democrazia e il populismo, tracciando il percorso del Paese in un voto oscurato dalla violenza dei cartelli. Con due donne in testa alla competizione, il Messico eleggerà probabilmente il suo primo presidente donna – un passo importante in una nazione a lungo segnata dalla sua cultura maschilista.

Le elezioni saranno anche le più importanti nella storia del Paese: secondo l’Istituto elettorale nazionale, sono in ballo più di 20.000 posizioni congressuali e locali. Il numero di cariche contese è stato però uno degli elementi che ha alimentato lo spargimento di sangue durante la campagna elettorale, poiché i gruppi criminali hanno usato le elezioni locali come un’opportunità per esercitare il potere. Una serie di cartelli e bande armate si sono contesi il territorio e più di 20 candidati sono stati uccisi.

In gioco la prossima domenica ci sarà anche l’eredità politica del presidente Andrés Manuel López Obrador e le relazioni spesso tumultuose del Messico con gli Stati Uniti: ne parliamo con Fausta Speranza, giornalista dell’Osservatore Romano, autrice del libro Messico in bilico, viaggio da vertigine nel paese dei paradossi (ed. Infinito, 2018), e del Documentario di RAIStoria Il Messico tra narcotraffico e bellezza. (autrice anche di “Il senso della sete” (ed. Infinito, 2022, aggiornato e tradotto in francese e inglese 2024).

https://www.raiplaysound.it/audio/2024/05/Radio3-Mondo-del-31052024-597b1622-e04c-43b4-9915-61657584e1f8.html?ts=670

 

lancio ANSA: 30/05/2024 12:19:00 – Rai: a Radio3 Mondo (Rai3) le elezioni in Messico

(ANSA) – ROMA, 30 MAG – I messicani sono chiamati, domenica prossima, a un voto storico che metterà al centro il genere, la democrazia e il populismo, tracciando il percorso del Paese in elezioni oscurate dalla violenza dei cartelli. A Radio3 Mondo, in onda domani alle 11 su Radio3, Anna Maria Giordano ne parlerà con Fausta Speranza, giornalista dell’Osservatore Romano e autrice dei libri Messico in bilico, viaggio da vertigine nel paese dei paradossi e Il senso della sete.    Con due donne in testa alla competizione, il Messico eleggerà probabilmente il suo primo presidente donna – un passo importante in una nazione a lungo segnata dalla cultura maschilista. Le elezioni saranno anche le più importanti nella storia del Paese: secondo l’Istituto elettorale nazionale, sono in ballo più di 20.000 posizioni congressuali e locali. Il numero di cariche contese è stato però uno degli elementi che ha alimentato lo spargimento di sangue durante la campagna elettorale, poiché i gruppi criminali hanno usato le elezioni locali come un’opportunità per esercitare il potere. Una serie di cartelli e bande armate si sono contesi il territorio e più di 20 candidati sono stati uccisi. In gioco, domenica, ci sarà anche l’eredità politica del presidente Andrés Manuel López Obrador e le relazioni spesso tumultuose del Messico con gli Stati Uniti. (ANSA).

 

 

Un giorno senza donne

Che il Messico non sia il paese più amichevole del mondo con le donne non è una novità. Ma l’efferatezza degli ultimi due feminicidi, quello di un ragazza di 25 anni – privata successivamente degli organi interni dal suo fidanzato/aguzzino – e di una bambina di 7 anni, sono stati il fattore scatenante di nuove proteste in tutto il paese. E della chiamata a uno sciopero generale di tutte le donne messicane il prossimo 9 marzo con lo slogan: “un dia sin nosotras”, un giorno senza di noi. L’America Latina è forse il continente dove si possono trovare le donne più potenti e, allo stesso tempo, più maltrattate. Negli ultimi anni sono state diverse le presidenti elette in vari paesi – un numero molto più alto rispetto all’Europa – e allo stesso tempo i movimenti femministi e di difesa dei diritti hanno dato incredibili passi avanti al punto di fare scuola a molti altri Stati considerati, sulla carta, “primo mondo”. In Argentina ci sono alcuni comportamenti che non vengono proprio tollerati e il vicino Cile segue la stessa strada, soprattutto negli ultimi tempi,  a partire dallo sciopero delle studentesse universitarie contro gli abusi di un professore fino ad arrivare al flash mob “uno stupratore sul tuo cammino” del “colectivo las tesis” che ha fatto il giro del mondo, realizzato proprio durante le proteste che da mesi stanno infiammando il paese e minando le certezze del presidente Sebastián Piñera.

Venerdì 6 marzo alle 11.00 Luigi Spinola ne ha parlato con Fausta Speranza, giornalista della redazione esteri dell’Osservatore Romano ed esperta di Messico, autrice del libro “Messico in bilico, viaggio da vertigine nel paese dei paradossi” (ed. Infinito, 2018).