L’Europa di fronte alla sfida della mondializzazione

Un consenso strategico globale sulla direzione dell’Europa: è quanto la presidenza di turno dell’Unione Europea si ripromette di ottenere con il Vertice organizzato domani ad Hampton Court, nei pressi di Londra. Lo ha detto il portavoce del premier inglese Tony Blair, aggiungendo che il consenso serve per quello che ha definito il “duro lavoro dei prossimi due mesi”. Il vertice è dedicato alla sfida della mondializzazione. Ma qual è, dunque, l’obiettivo di questo Consiglio europeo? Ascoltiamo, nell’intervista di Fausta Speranza, Andrea Bonanni, analista di questioni europee del quotidiano La Repubblica:

26 ottobre 2005

Bush chiama Bernanke al vertice della Federal Reserve

George W. Bush ha scelto quale capo della Federal Reserve Ben Bernanke, il 51enne ex professore a Princeton e già capo economista della Casa Bianca, ascoltato consigliere e da tempo il più accreditato per il prestigioso incarico. Anticipando i tempi di una designazione attesa verso la fine della settimana, Bush ha scelto la persona che deve raccogliere l’eredità di Alan Greenspan, da 18 anni custode del dollaro. ”Le decisioni della Fed si riflettono sulle vite e sul modo di vivere degli americani. – ha detto Bush – La carica di presidente ispira il profondo rispetto nella comunità finanziaria”. E il presidente ha definito Bernanke ”la persona migliore per continuare il lavoro di Greenspan”.
Esce dunque di scena Alan Greenspan, che è stato definito una “icona del capitalismo globalizzato”. Per capire il perché di questa definizione, Fausta Speranza ha intervistato l’economista Alberto Quadrio Curzio:

25 ottobre 2005

Il Sud Sudan vara il governo dopo lo storico accordo di pace

Come previsto dalle intese di pace, il Sud Sudan ha varato il suo governo che avrà piena autonomia nei locali affari interni. 17 ministri sono stati già decisi, mentre un paio di ministeri sono ancora da attribuire. Rebecca Garang, vedova del leader storico del Sud, ha l’influente portafoglio delle Strade e dei Trasporti. Intanto, resta difficile la situazione in Darfur, la martoriata regione dell’ovest del Sudan, rimasta fuori dalle intese di pace.
Ma per una riflessione sulla formazione del governo autonomo in Sud Sudan, Fausta Speranza ha intervistato Vittorio Scelzo della Comunità di Sant’Egidio, che da tempo segue il processo negoziale che di recente ha riportato la pace nel Paese africano, dopo vent’anni di guerra civile tra Nord e Sud:

24 ottobre 2005

Vertice UE-ONU sulla situazione ad Haiti

Della situazione ad Haiti si parla da ieri a Bruxelles alla Conferenza internazionale organizzata dalla Commissione europea con la partecipazione del rappresentante del Segretario generale dell’ONU ad Haiti, Juan Gabriel Valdes, e i principali protagonisti istituzionali coinvolti nella transizione e nella stabilizzazione dell’isola caraibica. Nei giorni scorsi il Consiglio Europeo ha stanziato 72 milioni di euro del Fondo Europeo per lo Sviluppo per sostenere gli sforzi di democratizzazione intrapresi dal governo haitiano e l’organizzazione delle prossime elezioni legislative, che dal previsto 15 ottobre sono state rimandate al 20 novembre e poi ulteriormente posticipate a dicembre. Intanto nell’isola continuano gli episodi di violenza, compresi i rapimenti a scopo di estorsione, una vera e propria piaga, in particolare dopo la caduta dell’ex presidente Jean Bertrand Aristide, avvenuta alla fine di febbraio 2004. Nell’intervista di Fausta Speranza, ascoltiamo come descrive la situazione ad Haiti il rappresentante speciale dell’Onu, Juan Gabriel Valdes:

21 ottobre 2005

Romania e Bulgaria sotto esame: forse slitta l’ingresso nell’UE

La prossima settimana l’Unione Europea farà il punto dei dossier che riguardano Romania e Bulgaria, Paesi candidati ad entrare a far parte dell’Unione il 1 gennaio 2007. Delle speranze ed attese della Romania abbiamo parlato la settimana scorsa. Oggi ci occupiamo della Bulgaria, Paese che si estende a sud est dell’Europa su un territorio di quasi 111 km2 e che conta quasi 8 milioni di abitanti. Confina con Romania, Grecia, Turchia, alcuni Paesi Balcanici e il Mar Nero. L’alfabeto è cirillico. Per quanto riguarda la religione, i cristiani ortodossi sono l’85% della popolazione, i musulmani il 13% e i cattolici l’1%.

A proposito dell’entrata ufficiale nell’Unione Europea, si parla di un possibile slittamento di un anno perché ci sarebbero standard richiesti dall’UE che la Bulgaria stenta a raggiungere. In particolare, in tema di corruzione. Ma quali misure ha preso il governo? E potranno soddisfare i criteri dell’UE? Risponde Valery Marinov, giornalista della TV bulgara BTV, raggiunto telefonicamente da Fausta Speranza a Sofia:

20 ottobre 2005

Il Commissario UE per l’allargamento incontra la stampa a Roma

In attesa dell’incontro di oggi pomeriggio a Roma con il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, e un intervento nel Parlamento italiano, il Commissario per l’allargamento dell’Unione Europea, Olli Rehn, ha incontrato questa mattina i giornalisti nella sede della Commissione Europea a Roma. Per noi c’era Fausta Speranza:

18 ottobre 2005

Dopo l’accordo per il Sudan, resta il dramma Darfur

E’ tornata in primo piano la questione del Darfur, la regione occidentale del Sudan dove la situazione è tutt’altro che stabilizzata. Nei giorni scorsi sono stati rapiti, e rilasciati solo dopo alcuni giorni, 18 rappresentanti dell’Unione Africana. A sequestrarli, sul confine tra Sudan e Ciad, sono stati dissidenti della formazione ribelle ‘Movimento per la Giustizia e l’Eguaglianza’ (JEM), il gruppo che con il ‘Movimento per la liberazione del Sudan’ (SLM) capeggia la ribellione nel Darfur contro il governo di Khartoum. Dunque, mentre c’è tutta la positività della recente pace ritrovata in Sudan dopo anni e anni di guerra civile tra nord e sud, resta la preoccupazione per il Darfur. Per gli accordi di pace, così come per i tentativi oggi di mediare tra ribelli e governo di Khartoum, è evidente il significativo contributo della Comunità di Sant’Egidio. Della situazione attuale, dunque, Fausta Speranza ha parlato con Vittorio Scelso, tra gli inviati della Comunità in Sudan:

16 ottobre 2005

L’UE apre formalmente i negoziati di adesione della Croazia

Nella notte, dopo la sofferta decisione riguardo alla Turchia, l’UE ha anche aperto formalmente i negoziati di adesione della Croazia. Dopo un lungo periodo di verifiche, i ministri degli Esteri dei 25 hanno firmato l’accordo dopo la conferma da parte del procuratore del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja, Carla del Ponte, che Zagabria sta collaborando pienamente con il TPI stesso. Era, questa, infatti, una condizione considerata imprescindibile. Esprimendo la propria soddisfazione, il presidente croato Stipe Mesic ha sottolineato che il Paese non deve lasciarsi prendere dall’euforia perchè “c’è moltissimo lavoro da fare”. Ma a parte gli impegni sul piano delle autorità, che cosa pensa la popolazione croata? Perché in stragrande maggioranza afferma di volere l’adesione? Per saperlo, Fausta Speranza ha intervistato la giornalista della Radio Televisione Croata, Katija Kusec:

4 ottobre 2005

Il vice premier libanese, Murr, denuncia minacce dall’ex capo dell’intelligence militare siriana

In un’iniziativa senza precedenti, il vice premier e ministro della Difesa libanese, Elias Murr, ferito in luglio in un attentato nei pressi di Beirut, ha rivelato di essere stato minacciato dall’ex capo dell’intelligence militare siriana in Libano, generale Rustom Ghazali. Il nostro servizio:

27 settembre 2005