INSIGNE TESTIMONE DEL TRAVAGLIO DEL NOSTRO TEMPO
Servizio di Fausta Speranza
Una scelta etica di fondo, quella di proteggere e di difendere sempre gli oppressi: è la costante delle scelte di vita di Simone Weil e del suo pensiero, complesso e articolato, asistematico, ma sempre dominato dall’ispirazione etico-religiosa.
Nata a Parigi il 3 febbraio 1909, da famiglia ebraica, discepola di un prestigioso maestro di filosofia assai influente in quegli anni, e insegnante di tale disciplina nei licei, un giorno decide di lavorare in fabbrica, al fine di conoscere e condividere la condizione operaia. Nel 1938, si avvicina alla religione cristiana.
Nel 1940, dopo l’invasione tedesca della Francia, si trasferisce prima negli Stati Uniti e poi in Inghilterra, dove si impegna attivamente nella resistenza ed entra nell’organizzazione “France Libre”.
Anche nel breve ma intenso periodo della sua militanza politica e sindacale, si ritrova l’ispirazione etico-religiosa. Esprime un giudizio fortemente negativo sugli esiti della rivoluzione sovietica e matura una posizione critica anche nei confronti del marxismo teorico.
Poi, dopo l’avvicinamento al cristianesimo, la sua riflessione si incentra su tematiche esistenziali e soprattutto religiose. Simone Weil pone l’accento sulla miseria umana, ossia sul carattere finito e limitato dell’uomo, sulla sua lontananza dalla perfezione divina e quindi sull’incapacità di autoredimersi attraverso le proprie forze.
Riguardo alla sua appartenenza alla Chiesa, però, scriveva: “La mia vocazione m’impone di restare fuori dalla Chiesa. E questo per il servizio di Dio e della fede nel campo dell’intelligenza. Il grado di onestà intellettuale che mi è obbligatorio, in ragione della mia vocazione particolare, esige che il mio
pensiero sia indifferente a tutti i sistemi di idee”.
Ma alla fine, Simone Weil si è rimossa da questa posizione, dopo il ritorno dall’America: poco prima di morire in un sanatorio alla periferia di Londra, divorata dalla tubercolosi e dalla stanchezza, ha chiesto il battesimo e l’ha avuto, come testimoniarono i medici e gli amici che le furono vicino.