Lavorare con Sergio Zavoli è stato un assoluto privilegio. Ho fatto parte della sua redazione per la realizzazione di due inchieste televisive: Viaggio nella scuola e Diario di un cronista. Sono state le sue ultime inchieste televisive prima dell’avventura da senatore iniziata a maggio 2001. E’ stata per me l’avventura professionale più bella e formativa, indimenticabile per la carica professionale e umana che mi ha lasciato.  Tengo cari nel cuore i bellissimi ricordi di confronto in occasione delle inchieste, gli insegnamenti di vita, gli affettuosissimi scambi di idee, di riflessioni, di citazioni.

Sul sito di MeridianoItalia.tv hanno accolto il mio pensiero di saluto alla sua scomparsa, a 96 anni, il 5 agosto 2020.

https://www.meridianoitalia.tv/index.php/voci-dal-mondo/216-sergio-zavoli-testimone-di-una-comunicazione-etica

Nel video ricordo quando, in un momento di difficili scelte editoriali, mi disse: “Non dimentichiamo che per il comunicare ci vogliono le stesse remore morali necessarie per l’agire”. Aggiungo un’altra sua affermazione che mi è rimasta dentro: “Chi comunica fa politica”. Con l’esperienza ho capito sempre meglio quanto avesse ragione, come sia rilevante la parte che recita nella vita della polis chi comunica. Ricordo i tanti piacevoli momenti di relax a pranzo, tra una riunione di redazione più pregnante e formativa dell’altra, la piacevolezza e la profondità della conversazione, il rigore con cui difendeva  il rispetto per la verità e per la libertà, che sono i presupposti di ogni morale. A ben guardare, non si può dire che manchi libertà di espressione in Italia, ma il vuoto che si avverte è perché mancano giornalisti liberi.
Non posso inserire in questo sito, almeno al momento, alcun video delle trasmissioni di Sergio Zavoli alle quali ho collaborato,  inserisco  un servizio che ho realizzato intervistandolo per la Radio Vaticana. Si parla di uno dei suoi tanti libri che però si distingue tra tutti: è il libro in cui il giornalista scrittore si chiede Se Dio c’è.