Il volume racconta la storia dei coniugi Jozef e Wiktoria Ulma e dei loro sette figli, sterminati dai nazisti il 23 marzo 1944 nel villaggio polacco di Markowa. Per un anno e mezzo avevano nascosto in casa otto ebrei, massacrati insieme a loro. La Chiesa cattolica universale ha dichiarato beata l’intera famiglia Ulma: padre, madre e 7 figli (di cui l’ultimo sul punto di nascere) giustiziata nella loro stessa casa.